Intelligenza artificiale: quale futuro per l'essere umano?

 
Inner Wheel Torino - Serata con don Luca Peyron sul tema "Intelligenza artificiale: quale futuro per l'essere umano?"
Serata molto coinvolgente, che ha visto collegate con noi anche molte socie di altri club in Italia e dall’estero, con
l’interessante relazione di don Luca Peyron sull’intelligenza artificiale. 
Don Luca è, tra l’altro, fondatore e coordinatore del servizio per l’Apostolato digitale dell’Arcidiocesi di Torino, uno dei primi servizi a livello globale della Chiesa cattolica che si occupa del rapporto tra digitale e fede. Di recente, grazie alla sua iniziativa, Torino è diventata capitale dell’intelligenza artificiale con la costituzione dell’istituto italiano per l’A.I.. 
Questa tecnologia che tutti paventiamo in realtà ha sempre accompagnato l’essere umano se intendiamo per tecnologia cose come la ruota, il linguaggio, l’uso della selce, ecc.. La tecnologia ora non è più solo strumento ma è diventata un ambiente quindi noi siamo immersi in un ambiente ipertecnologico; la tecnologia, dice don Luca, non è neutra ma dipende dall’uso che ne facciamo, morale o immorale, e un esempio sono le fake news che hanno un effetto dirompente negli equilibri socio-politici mondiali e impattano su milioni di persone. 
L’essere umano ha sempre cercato di andare oltre i limiti e negli ultimi decenni, grazie alla tecnologia si sono superati alcuni dei limiti che prima sembravano invalicabili: lo spazio e il tempo. Ma ora, dice don Luca, è arrivato il momento di prendere la tecnologia per mano e non di farci prendere la mano dalla tecnologia e dobbiamo ricordarci di non fare della tecnologia l’unica narrazione della nostra esistenza, di farne un dio che apparentemente ci salva. 
Come non essere d’accordo? Ci salverà la generosità, la generosità incomputabile, che ci permette di custodire chi siamo, che ci umanizza e ci restituisce responsabilità e dignità, un’intelligenza artificiale che non sostituisce l’uomo ma che con lui fa alleanza e che permette di migliorare la nostra capacità di capire la bellezza dell’essere umano sia nei confronti degli altri che con l’Altro.