Tre fuoriclasse dell’alpinismo al “Nuovi Mondi Festival” di Valloriate

Alex Txikon, Lynn Hill, Hervé Barmasse. Tre nomi che per gli appassionati di alpinismo non hanno bisogno di presentazioni e per chi invece non li conoscesse l’opportunità la offre la 12ª edizione del Nuovi Mondi Festival che si terrà dal 30 giungo all’8 luglio a Valloriate, tra le montagne della valle Stura. Dov’è nato quello da sempre definito «il più piccolo festival di cinema di montagna del mondo» grazie all’intraprendenza di Silvia Bongiovanni e Fabio Gianotti.


Ma come succede a ogni edizione, sarà il mondo ad arrivare nel piccolo borgo immerso nella natura, per incontrare da vicino chi ha fatto della montagna la sua ragione di vita: abitandola, scalandola, raccontandola, difendendola. Merita una visita il museo della «Guerra e Resistenza in Valle Stura» allestita nel palazzo comunale.

Anche quest’anno il festival coinvolgerà i comuni di Moiola, Rittana e Roccasparvera.
Il tema 2023 è «Oltre le nuvole» e riguarderà non solo il cinema, ma anche musica, teatro, poesia, scienza e letteratura, durante i talk con il poeta Guido Catalano, il musicista Massimo Zamboni, l'antropologa alpina Irene Borgna e il teologo Luca Peyron.

«Bisogna volare oltre le nuvole - proseguono Silvia e Fabio - inseguire i sogni e fare ciò di cui siamo capaci: aiutare la montagna a non morire di isolamento, attraverso gli eventi culturali. Al pubblico diciamo di venire quassù e insieme proviamo a guardare il mondo da un pò più in alto, dalla prospettiva che solo le montagne sanno offrire. Oltre le nuvole».

E il caso vuole che quell’andare «Oltre le nuvole» lo farà anche domani sera la serata benefica per l’Emilia Romagna, in programma a Bologna.
La rassegna di Valloriate che negli anni ha ospitato dei fuoriclasse dell’alpinismo, basti ricordare Reinhold Messner nel 2017, anche quest’anno porterà in valle tre nomi di tutto rispetto. Txikon, fortissimo scalatore basco che lo scorso gennaio ha raggiunto la vetta del Manaslu a 8.136 metri, compiendo un’impresa ai limiti del possibile anche a causa del meteo avverso. «Considero questa scalata una delle esperienze più dure e pericolose della mia carriera professionistica», ha raccontato. Una roba pazzesca: ha impiegato solo 60 ore per raggiungere la vetta e tornare al campo base.

E che dire dell’americana Lynn Hill che considera l’arrampicata la «sua» terapia. Perfetta e determinata da ridefinire l’impossibile scalando, in giornata, la via The Nose, su El Capitan, nella Yosemite Valley, prima salita al mondo, impresa ritenuta da tutti irrealizzabile. Infine il valdostano Barmasse, figlio d’arte, che alcuni anni fa si era a lungo raccontato al pubblico sul palco del Don Bosco di Cuneo, presentando uno dei suoi libri. La scrittura è infatti un’altra delle sue passioni.

Oltre agli ospiti, il festival sarà caratterizzato come sempre dalle proiezioni cinematografiche. I film in concorso saranno 19 provenienti da Italia, Russia, Benin, Stati Uniti, Iran, Lithuania, Ucraina, Venezuela e Perù. Tra i titoli scelti, molti sono quelle in anteprima mondiale o europea, altre sono state in concorso o hanno vinto importanti premi internazionali, come la Genziana d'oro al Trento Film Festival, il Festival dei Popoli, l’Idfa di Rotterdam, la Biennale di Venezia.

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