I comunicatori ecclesiali e l’intelligenza artificiale: sfide e opportunità

Riparte il percorso proposto dall’Ufficio diocesano a chi opera in parrocchie, comunità e associazioni: tre incontri (4 maggio, aperto anche ai giornalisti con crediti formativi; 18 maggio; 1 giugno). 

Iscrizioni entro l’1 maggio



Nell’era dell’intelligenza artificiale tutto il mondo della comunicazione e dell’informazione si trova di fronte a nuove sfide e a opportunità senza precedenti. I motori di intelligenza artificiale consentono infatti la generazione di testi, immagini e video in modo così rapido e accessibile da destare qualche preoccupazione e far sorgere dilemmi. Come è possibile navigare questo terreno, sfruttando al meglio le risorse offerte dalla tecnologia, senza compromettere l’autenticità e la profondità del messaggio della Chiesa? C’è il rischio che la comunicazione diventi anch’essa artificiale, frutto unicamente di algoritmi, e perda la sua aderenza con la realtà? È possibile usare questi strumenti in modo intelligente ponendoli a servizio della verità?

Le parole del Papa

Questi e altri interrogativi saranno il fulcro del percorso di formazione proposto dall’Ufficio diocesano Comunicazioni sociali a tutti coloro che si occupano di comunicazione in ambito ecclesiale, dalle parrocchie alle comunità, alle associazioni. Papa Francesco, nel suo messaggio per la 58ma Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali (leggi qui), ha indicato l’importanza di affrontare in modo responsabile l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla comunicazione: «Spetta all’uomo decidere se diventare cibo per gli algoritmi oppure nutrire di libertà il proprio cuore, senza il quale non si cresce nella sapienza».

Il percorso formativo, che riprende il cammino «La parrocchia comunica» dopo 6 anni dall’ultimo evento, sarà aperto da un convegno il 4 maggio, che affronterà le sfide etiche e deontologiche dell’AI per giornalisti e comunicatori, offrendo una panoramica teorica e metodologica sull’argomento.

Il primo incontro

Dopo i saluti di Stefano Femminis, responsabile dell’Ufficio Comunicazioni sociali, e di don Simone Bruno, direttore editoriale di San Paolo Edizioni (media partner dell’evento), la prolusione di monsignor Lucio Ruiz, segretario del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, e un intervento video di padre Paolo Benanti, presidente della Commissione governativa sull’intelligenza artificiale per l’informazione, introdurranno la tavola rotonda tra Antonella Marchetti (direttore del Dipartimento di Psicologia dell’Università cattolica), don Luca Peyron (responsabile dell’Apostolato Digitale della diocesi di Torino e membro dello Humane Technology Lab) e Pietro Saccò (giornalista di Avvenire). La mattinata sarà coordinata da Martina Pennisi, giornalista del Corriere della Sera. Questo incontro sarà aperto anche ai giornalisti, previa iscrizione su formazionegiornalisti.it, e riconoscerà crediti formativi per gli iscritti all’Ordine.

Gli altri appuntamenti

Successivamente, il 18 maggio e il 1° giugno, il percorso proseguirà concentrandosi sui risvolti pratici, fornendo agli operatori pastorali gli strumenti necessari per navigare il mondo della comunicazione digitale in modo efficace e responsabile. Dalla gestione dei social media alla creazione di contenuti multimediali, questi incontri offriranno un’opportunità preziosa per acquisire padronanza con i nuovi strumenti di comunicazione e sfruttare le potenzialità dell’AI.

Gli incontri si terranno al sabato mattino dalle 9.45 alle 12.45 presso la sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (largo Gemelli 1, Milano). Per il programma dettagliato e le iscrizioni, da effettuarsi entro il 1° maggio: www.centropastoraleambrosiano.it

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